domenica 26 luglio 2009

Insufficienza intestinale

Una mano dall'Aloe Vera

Il trattamento con l’Aloe Vera trova varie applicazioni: in questo caso l’effetto della foglia intera, non privata dei principi attivi antrachinonici, consente un rapido effetto lassativo, potenziato dalla miscela di erbe polverizzate, tutte note per la loro azione depurativa. L’associazione con Acidophilus consente di mantenere equilibrata la flora batterica intestinale, che molto spesso, in seguito all’azione dei lassativi, viene alterata e diminuita a vantaggio di eventuali batteri patogeni che potrebbero prendere il sopravvento, a danno della salute dell’uomo. Questa preparazione è utile in tutti i casi di insufficienza intestinale, per ripristinare la normale motilità dell’intestino.

Sicuramente è la migliore soluzione che io abbia trovato, l'alimentazione ricca di fibre e l'acqua per me non bastavano così con un ovetto a sera prima di andare a letto ho risolto. Ve lo consiglio è un ottimo prodotto, COLON CLEANSE della ESI.

Piedi in primo piano

Piccoli inconvenienti dell’estate

Un’amica mi ha chiesto di scrivere un post sulle possibili soluzione ad un problema piuttosto frequente in questa stagione, con l’estate arriva il desiderio di scoprire i piedi, ma dopo pochi giorni la pelle incomincia a seccarsi e screpolarsi, soprattutto sui talloni, a questo punto basta una passeggiata in città perché tutta la polvere possibile ci si attacchi e appaiono trascurati se non addirittura sporchi. La soluzione è tenere in doccia una pietra di argilla francese, o in mancanza una pietra pomice, con cui strofinare la pianta dei piedi alla fine di ogni doccia (basta un minuto). Vi consiglio, poi, di utilizzare l’olio di semi di lino per tenere la pelle idratata e nutrita e per lucidare le unghie al posto dello smalto trasparente (d’estate a contatto col sole i componenti chimici di questo tipo di smalto macchiano le unghie rendendole gialle).


Ps. se avete le unghie ingiallite, piuttosto che usare trattamenti abrasivi e/o chimici, strofinatele con limone e bicarbonato, torneranno bianchissime.

venerdì 24 luglio 2009

La NUOVA MEDICINA

Finalmente buone notizie per chi si ammala.

Hamer nasce nel 1935, in Renania; il padre è un pastore protestante e la madre è di origini fiorentine, un’ottima mistura di perseveranza e cocciutaggine teutonica e fantasia e cuore italiani. Si laurea in teologia, fisica e medicina specializzandosi poi in psichiatria, neurologia e medicina interna, con una tesi sui tumori cerebrali. Dopo quindici anni di pratica sposa una studentessa di medicina dalla quale avrà quattro figli. Ciò che lo appassiona di più in questo periodo della sua vita è la ricerca sulle origini delle psicosi, colpito anche dalla drammatica situazione degli internati in psichiatria. Ma gli avvenimenti che la vita gli sta preparando interrompono i suoi studi, ai quali ritornerà dieci anni più tardi arricchito della nuova comprensione delle malattie derivategli dalle sue ricerche sul cancro.

Il 18 Agosto 1978 il figlio Dirk, diciannovenne, viene gravemente ferito da un colpo di fucile mentre dorme su un battello ancorato nel porticciolo dell’isola di Cavallo, a poca distanza dalla Corsica.

Dopo centoundici giorni di agonia Dirk muore fra le braccia del padre: è un trauma terribile. Nelle settimane che seguono, Hamer è colpito da un cancro ai testicoli, ma, data la sua formazione medica, non osa imputare la sua malattia al trauma subìto, e riceve in pieno la brutale diagnosi dell’oncologo: “Hamer, lei ha un cancro; ha una possibilità su cinque di cavarsela!”

Hamer, sebbene malato, continua a lavorare in un’ospedale di Monaco di Baviera, nel reparto di ginecologia dove sono ricoverate duecento pazienti ammalate di cancro. Col passare dei giorni, Hamer le interroga con delicatezza e scopre che, come lui, tutte hanno subìto un grave trauma emotivo nei mesi precedenti l’apparizione del tumore. Licenziato da questoopsedale per aver osato parlare della sua scoperta alla televisione bavarese, Hamer porta con sé un dossier di duecento anamnesi e continua le sue ricerche in un’altra clinica di Colonia dove sono ricoverati dei malati di cancro al polmone. Qui egli verifica che il cancro ai polmoni non è causato dal tabacco, poiché la metà dei malati non sono fumatori, e si accorge che esistono le stesse relazioni di causa/effetto fra trauma emotivo e scatenarsi delle malattie già osservate a Monaco, salvo che il trauma non è dello stesso tipo di quello osservato in ginecologia.

Nell’autunno del 1981 Hamer deposita alla facoltà di medicina di Tubingen, dove ha fatto i suoi studi e si è laureato, una tesi sulle sue ricerche allegando duecento cartelle cliniche e la descrizione dettagliata di settanta casi, controfirmati dai medici responsabili dai diversi reparti che avevano verificato le due tesi. Il suo ex-professore gli dice: “Hamer, è troppo bello per essere vero, ma se lo è, non è possibile che sia stato proprio tu ad averlo scoperto. Scherzi a parte, dobbiamo verificare subito, proprio qui nel mio reparto”. Ma la facoltà senza giustificazione alcuna rifiuta la verifica e nel maggio del 1982 tutte le cartelle sono scomparse: secondo i centocinquanta medici della facoltà di medicina dell’università di Tubingen, le scoperte del dottor Hamer non erano riproducibili e quindi non scientifiche.

A partire da questo momento inizia il calvario di Hamer che culmina nel 1986 con la radiazione dall’albo dei medici con la motivazione: “rifiuta di rifiutare la legge ferrea e di convertirsi alla medicina ufficiale”; sentenza che viene confermata dal Tribunale federale, per “sospetta demenza”. Dovrà aspettare il 9 dicembre del 1989 per vedere finalmente riconosciute le sue scoperte in un protocollo firmato dal professor J. Birkmayer, dottore in chimica e medicina, titolare della cattedra universitaria di cancerologia dell’università di Vienna. Ciò non sarà però sufficiente ad arrestare il boicottaggio continuo da parte della medicina ufficiale né a reintegrarlo nell’ordine dei medici, malgrado le sue continue richieste di riabilitazione. E’ ormai chiaro che il dottor Hamer è troppo scomodo, troppi sono gli interessi in gioco, economici, ideologici e di potere. Nel 1997 si arriverà al punto di incarcerarlo col pretesto di aver dato dei suggerimenti ad un malato malgrado l’interdizione di esercitare la medicina.

Quasi un’anno di prigione dal quale Hamer esce più forte che mai, tanto che l’8 ed il 9 settembre 1998 l’Università di Trnava in Slovacchia conferma ufficialmente la verifica della Nuova Medicina.


LA VERA INNOVAZIONE

Secondo Hamer la malattia è la risposta appropriata del cervello ad un trauma estremo, e fa parte di un programma di sopravvivenza della specie.

Risolto il trauma, il cervello inverte l’ordine e l’individuo passa in fase di riparazione.

Affinché un’ipotesi diventi scientifica, deve essere sempre riproducibile altrimenti resta solo un’ipotesi: l’acqua bolle a cento gradi in presenza della stessa pressione atmosferica.

Le cinque leggi della Nuova Medicina, oltre che dal dottor Hamer sono state ormai verificate da altri medici e terapeuti di mezza Europa, su migliaia di pazienti, e sempre si sono rivelate esatte e riproducibili, quindi scientifiche.


tratto dal libro: “MEDICINA SOTTOSOPRA: E SE HAMER AVESSE RAGIONE?” di Giorgio Mambretti e Jean Séraphin.

martedì 21 luglio 2009

Olio di lino biologico

Un prezioso alleato per la salute

Il lino (Linum usitatissimum) è una pianta erbacea annuale che cresce spontanea ma può anche essere coltivata per ricavarne preziose fibre tessili. I frutti contengono piccoli semi di colore brunastro, ricchi di mucillagini che gli conferiscono un’azione lassativa se vengono assunti con un adeguato apporto di liquidi. Grazie alle loro proprietà emollienti e protettive, possono inoltre essere utilizzati sottoforma di infuso per calmare le infiammazioni delle vie urinarie, del tubo digerente e della pelle.


Dai semi di lino può essere ricavato l’omonimo olio, costituito prevalentemente da trigliceridi di acidi grassi polinsaturi essenziali. L’apporto di questi nutrienti deve necessariamente provenire dall’alimentazione, dal momento che l’organismo non è in grado di produrli a partire da altri substrati lipidici. Va detto inoltre, che l’utilizzo di olio di lino è particolarmente utile per riequilibrare il rapporto tra colesterolo buono e cattivo. A tal proposito è sicuramente migliore dell’olio di oliva e degli oli di semi tradizionali. Ricco di acidi grassi omega-3 e omega-6 rafforza il sistema immunitario, migliorando la capacità di neutralizzare tossine e cellule cancerogene (effetto preventivo).

Nell’olio di semi di lino l’attività antiossidante è potenziata dall’ottimo contenuto in vitamina E (17,5 mg per 100 g). Buona anche la presenza di lecitina, un insieme di fosfolipidi necessari per il buon funzionamento del sistema nervoso e del cervello. A quest’olio sono ascritte anche proprietà antiemorroidali, anticolitiche e regolatrici sulla funzione intestinale.

Due cucchiaini di olio di lino al giorno sono in grado di soddisfare, da soli, il fabbisogno quotidiano di acido alfa-linolenico. La ricchezza di acidi grassi polinsaturi ha tuttavia il difetto di amplificare i problemi di conservabilità; l’olio di semi di lino, infatti, deve essere ottenuto per spremitura a freddo, dal momento che questi acidi grassi si alterano facilmente con le alte temperatura e va quindi conservato in frigorifero. L’olio di lino viene generalmente commercializzato in piccole bottiglie (250 o 500 ml), ha un tempo di conservazione ridotto e dev’essere necessariamente consumato entro un mese dall’apertura.

domenica 19 luglio 2009

I Lupini

Un’alternativa alla carne.
Appartengono alla famiglia delle leguminose, sono ricchi di proteine, vitamine, minerali ed hanno notevoli virtù terapeutiche; sono in grado di stabilizzare i livelli colesterolo, di glicemia e pressione arteriosa e sono per questo considerati un alimento salvacuore. Hanno ottimi livelli nutrizionali, il contenuto proteico (30-40% su 100gr) è paragonabile a quello della carne rossa o della soia e addirittura superiore a quello delle uova. Si tratta di proteine composte da una significativa presenza di amminoacidi essenziali, ossia amminoacidi che non possono essere sintetizzati dall’organismo ma che devono essere assunti attraverso gli alimenti. In particolare la considerevole quantità di un amminoacido, l’arginina, li rende particolarmente utile nei casi di debolezza muscolare e astenia. Il consumo di lupini aiuta a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo”. Rispetto agli altri legumi l’apporto in fibra è più alto e l’apporto in grassi è inferiore, anche a quello della soia. Recenti studi hanno anche evidenziato che la lupanina (sostanza organica dotata di proprietà medicamentose) riduce i livelli di glicemia nel sangue; non solo, ma i carboidrati contenuti in 100 gr. di lupini (53 gr) hanno un basso indice glicemico, ossia vengono assorbiti lentamente, evitando così l’innalzamento della glicemia, grazie anche alla presenza di fibra. Tutto ciò rende questo alimento particolarmente adatto ai soggetti affetti da diabete, sindrome metabolica o soprappeso corporeo e, data l’assenza di glutine, anche ai celiaci. Facilmente digeribili, con un alto contenuto di sali minerali assimilabili e con considerevole presenza di vitamina A, C, B1 o tiamina, riboflavina, niacina e B12 i lupini sono legumi in grado di migliorare la qualità della vita, potendo rappresentare una valida alternativa per chi, per scelta o necessità, riduce il consumo di carne.

venerdì 17 luglio 2009

un pianeta in mano a dei MOSTRI

Robert Mc Namara, ex-presidente della Banca Mondiale e ex-segretario di stato americano, un giorno ha dichiarato: "bisogna prendere drastiche misure di riduzione demografica anche contro la volontà delle popolazioni. Ridurre il tasso di natalità si è rivelato impossibile o insufficiente. Bisogna dunque aumentare il tasso di mortalità. Come? Con dei mezzi naturali: la fame e la malattia" (da "J'ai tout compris", n.2, febbraio 1987, Editions Machiavel, in Guylaine Lanctot, La mafia della sanità).

...ancora ci si chiede il perché della fame nel mondo e delle malattie prodotte in laboratorio...

giovedì 16 luglio 2009

Lavare EKOlogico

Sostituire i prodotti chimici ed inquinanti (i residui fanno malissimo alla salute) con prodotti ecologici, naturali ed economici, senza perdere in qualità.


lavatrice: un ottimo antibatterico e smacchiatore completamente naturale, biodegradabile, anallergico, di grande efficacia ed economico è il BORACE, per panni profumati provate con gli oli essenziali. Reperire anche in internet.

ammorbidente: basta semplicemente l'ACETO BIANCO o ACIDO CITRICO al 10%, sono ottimi ammorbidenti, anticalcare ed inoltre aiutano a degradare enzimi e residui di detersivi. Per sbiancare: troverete nei negozzi biologici e su internet il PERCARBONATO che sbianca il bucato liberando ossigeno attivo. Fate attenzione il più conosciuto perborato è teratogeno cioè provoca danni all'embrione.

smacchiatori e sgrassanti: il SAPONE DI MARSIGLIA (privo di sodium tallowate) è un ottimo sostituto dei vari spray in commercio. Se la macchia è grassa potete usare un semplice un sapone vegetale biologico, come quello della Sonett, economico, durevole ed efficacissimo.

detersivi lavastoviglie: tutto quello che usiamo per lavare le stoviglie lascia dannosissimi residui che poi mangiamo. Un ottimo sostituto del detersivo classico è un impasto di SALE FINO, ACETO o LIMONE E ACQUA o BICARBONATO E LIMONE stessi ingredienti e combinazioni per lavare a mano. Per pretrattare le stoviglie molto sporche ACQUA CALDA e BICARBONATO. L'AMIDO è ottimo per sgrassatore. Anticalcare: usate ACETO BIANCO, ACIDO CITRICO, LIMONE tutti ecologici ed economici.

pavimenti: per la ceramica: ACQUA CALDA o VAPORETTO o detergenti biologici; per il parquet verniciato: ACQUA E ACETO. Vetri: risparmiamo con la CARTA DEI QUOTIDIANI, un po' d'acqua e un po' di volontà, oppure uno spruzzino con ACQUA E ACETO.

mercoledì 15 luglio 2009

Tornare in forma

Cercate l’ennesima dieta?!

Personalmente vi sconsiglio la dieta dimagrante, se è vero che mangiare troppo fa male è vero anche il contrario, il corpo in regimi di ristrettezza alimentare: difende le scorte di adipe cannibalizando la massa magra, rallenta il metabolismo e trattiene più liquidi del necessario.


Io vi suggerisco di adottare uno stile alimentare fatto di “buone abitudini”, che vi porterà una volta per tutte di raggiungere una buona forma fisica e mantenerla nel tempo:


1. Eliminate il sale. Un po’ alla volta con costanza eliminate il sale e i cibi salati dalla vostra alimentazione, questo semplice accorgimento vi consentirà di perdere sino a 6 kg nei primi 3-4 mesi.


2. Utilizzate i “grassi buoni”. Olio extra vergine d’oliva, semi di lino biologici e derivati (olio e farina), mandorle, avocado, semi di girasole e derivati.


3. Preferite prodotti da forno, a lievitazione naturale, integrali e biologici (saziano di più e accelerano il metabolismo), cercando anche di variare nella scelta delle farine che compongono questi prodotti (segale, farro, kamut, grano saraceno, ecc).


4. Pasta e riso sempre al dente per evitare picchi glicemici.


5. Eliminate i dolcificanti. Le sostanze chimiche intossicano il corpo e fanno aumentare di peso. Per dolcificare utilizzate fruttosio e succo d’agave.


6. Rinunciate ai latticini e ai formaggi a pasta molle. Sono ricchi di lattosio, uno zucchero adatto ai bimbi, ma nell’adulto va a ingrassare le cellule adipose. Meglio i formaggi stagionati, 2-3 volte la settimana.


7. Meno carne e più pesce azzurro (se non siete vegetatiani). Tonno, spada, sarda, aringa, ecc... le proteine sono indispensabili per la costituzione della massa magra, in più il pesce è ricco di omega 3 e iodio, utilissimi per la salute e la linea, Se invece siete vegetariani potete tranquillamente integrare la vostra alimentazione con oli ricchi di omega -3 (come quello di canapa sativa) e alghe da aggiungere alle pietanze.


8. Mangiate frutta e verdura freschi per mantenere il metabolismo attivo, drenare i tessuti (meno cellulite), liberarsi delle tossine.


9. No a merendine, snak e pani industrali, questi prodotti sono spesso infarciti di sostanze chimiche, grassi idrogenati, zuccheri raffinati e sale, fanno male a voi e anche ai vostri bimbi, se non avete tempo o capacità per farvi i dolcetti in casa, comperateli biologici.


10. Non saltate la colazione che va fatta entro un’ora dalla sveglia.


11. Se vi piace l’attività fisica fatela 2-3 volte la settimana (ma non esagerate, lo stress è una delle principali cause del sovrappeso), se non vi piace limitatevi a 10 minuti di esercizi di allungamento da fare tutte le mattine prima di colazione, vi garantiranno: sviluppo e tonificazione dei muscoli, elasticità ed equilibrio, agilità nei movimenti, ossigenazione dei tessuti.


12. Smettete di mangiare almeno tre ore prima di andare a dormire.


13. Mangiate solo se avete appetito, è importante imparare a distinguere i diversi tipi di fame, la fame nervosa o da rabbia si può saziare con lunghe passeggiate, quella da stanchezza schiacciando un pisolino o con una piccola pausa all’aria aperta, quella da noia facendo qualcosa che ci piace (leggere, ascoltare musica, ballare...).


...e ancora...

lo sapevate che esistono cibi “anti-ciccia”?

Inserite nella vostra alimentazione: frutti estivi, semi oleosi, oli vegetali spremuti a freddo, germogli, senape, pepe di cayenna, curcuma o curry, rafano, peperoncino, sedano rapa, avocado, erbe aromatiche, cannella, the verde e the bianco (da 2 a 4 tazze al dì), vaniglia (non la vanillina), soia, latte vegetale, fruttosio, proteine vegetali (legumi, muscolo di grano, soia, setan, tofu, mopur), pompelmo, limone.


Se, poi, fate fatica a decidere quanto e quando mangiare potreste trovare una buona soluzione nel metodo di Jorge Cruise: distribuire l’alimentazione in tre pasti “a piatto unico” e 2 spuntini. Cruise suggerisce di prendete un piatto piano da 22 cm riempirlo per metà di verdure, un quarto di carboidrati e uno di proteine, mentre per gli spuntini di bere del latte vegetale e mangiare della frutta fresca o secca. Per saperne di più www.jorgecruise.com (vi troverete anche gli esercizi da fare al mattino per aumentare la massa muscolare).

martedì 14 luglio 2009

il the verde biologico

Un portento per la salute e la linea

Il the verde, è antiossidante (contiene polifenoli e carotenoidi) perché contrasta l'azione degenerativa dei radicali liberi; combattere le malattie del cuore; possiede proprietà antitumorali; facilita la riduzione del grasso nella cura dell’obesità; a livello del sistema cardio-circolatorio agisce positivamente sia sul cuore che sulla circolazione stessa.

I ricercatori hanno dimostrato che le sostanze del the verde come la catechina possono innescare la perdita del peso stimolando il corpo bruciare le calorie e facendo diminuire il grasso di corpo.

Il the nero, il the oolong ed il the verde vengono dalla stessa pianta della camelia. Ma a differenza delle altre due varietà, le foglie di the verde non sono fermentate prima della cottura a vapore e dell’essiccamento. La particolarità di questo the sta nella sua lavorazione, la quale prevede una essiccazione delle foglie a fuoco dolce al fine poi di non ottenere la fermentazione tipica delle altre varianti. La maggior parte the contiene molti polifenoli (catechine), che sono sostanze vegetali che hanno proprietà antiossidanti, anticancro ed antivirali. In Giappone, dove il The verde è consumato in molti momenti della giornata, sono diminuiti i casi di Cancro tanto per gli uomini quanto per donne, in relazione ad altre popolazioni che invece non consumano the verde. Solo 254 mg di catechine al giorno bastano per ottenerne gli effetti benefici. Dobbiamo considerare che una tazza di The Verde apporta da 100 a 150 mg di Catechine, quindi con 2 tazze al giorno di The verde si garantisce il corretto apporto di questa sostanza, mentre 4 tazze assicurano una perdita di peso che secondo le sperimentazioni si attesta attorno ai 2,5 Kg in tre mesi.


Altri benefici dimostrati sono:

Controllo del Diabete

Diminuizione dei livelli di glicemia in sangue

Previenzione ed eliminazione della placca dentale

Diminuizione delle carie dentali

Miglioramento dell’alitosi

Prevenzione e miglioramento della diarrea

Diminuzione dela pressione sanguigna, poichè evita la liberazione della angiotensina II

Aumento della potenza negli sportivi

Miglioramento della respirazione, poiché agische come un broncodilatadore

Diminuzione dei rischi di la formazione di coagulo di sangue (trombosi)

Riduzione dei livelli di Colesterolo e trigliceridi nel sangue, aumentando i livelli di HDL Colesterolo (colesterolo buono).


Un consiglio: in questi mesi estivi provatelo freddo con qualche fogliolina di menta.

lunedì 13 luglio 2009

Estate, voglia di birra!

Quella artigianale è un elisir di fibre, vitamine, minerali e polifenoli.

La birra artigianale è una birra cruda, viva, perché la sua fermentazione non è stata ottenuta con il calore, non esposta cioè ad una temperatura di 60°C per almeno 20 minuti, quindi i microrganismi (Saccaromiceti) presenti ed attivi nella bevanda sono introdotti nell’organismo vivi e possono svolgere benefiche azioni sull’integrità e la funzionalità dell’intestino, nonché apportare vitamine idrosolubili del complesso B, in particolare le vitamine B6 e B12 e acido folico. La birra artigianale, inoltre, contiene poco sodio e un alto valore di magnesio e potassio, che stimolano la diuresi e il funzionamento renale.

La birra cruda è da considerare un efficace alimento: prebiotico per l'inulina e i fruttoligosaccaridi (FOS) ottenuti dall’orzo e probiotico per la presenza di microrganismi vivi fermentanti.

La schiuma preserva la birra da una rapida ossidazione e la rende più digeribile perché la priva di tutta la anidride carbonica in eccesso.

La produzione della birra mediante prevede come unici ingredienti malto d’orzo, luppolo, lievito di birra ed acqua, vietando ogni altro ingrediente. E’ il luppolo a conferire il sapore amaro della birra artigianale, ma è sopratutto è il responsabile delle qualità terapeutiche della birra, contiene tannini ed olii essenziali, che determinano la quantità e la consistenza della schiuma della birra, apporta un interessante quantitativo di polifenoli, flavonoidi ad azione anti ossidante quali xantoumolo, isoxantoumolo, narigenina.

Questi nutraceutici svolgono una azione salutare pulendo le arterie dal colesterolo “cattivo” (LDL) uno dei principali responsabili dell’aterosclerosi, e disintossicano le cellule dagli agenti aggressivi cancerogeni.

Il luppolo apporta inoltre le proantocianidine, dette anche picnogenoli.

Sono polifenoli naturali appartenenti alla classe dei bioflavonoidi. Si sono dimostrati molto efficaci nella azione anti ossidante contro i radicali liberi dell’ossigeno: catturano i radicali, impediscono la perossidazione dei lipidi delle membrane cellulari, l’attacco al DNA del nucleo cellulare e dei mitocondri. Inoltre occorre ricordare che i principi attivi del luppolo svolgono una azione rilassante sul sistema nervoso.


Una curiosità: benché la birra abbia origini antichissime, la storia documenta la prima comparsa della birra in Mesopotamia, attorno al 4500 a.C., è solo nel Medioevo che divenne un elisir curativo. Grazie alla sapienza dei monaci delle abbazie che ne migliorarono la qualità ed introdussero il luppolo tra gli ingredienti tradizionali.

domenica 12 luglio 2009

Un negozio dalla parte dell’ambiente

Inaugurato a Torino il primo Negozio leggero. Detergenti e detersivi, vino, alimentari non deperibili (dalla pasta ai legumi e alle caramelle), cosmetici, prodotti per la cura del corpo: tutto rigorosamente sfuso. Questo tipo di commercio non solo annulla gli imballaggi dei prodotti venduti ai clienti, ma è congegnato in modo da ridurre al minimo gli involucri della merce in arrivo.

A conti fatti i risparmi di questo negozio sono:

Plastica: 1.780 Kg

Co2: 5.078 Kg

Energia: 78.169 kWh

Acqua: 7.696.110 litri

Cartone: 1.268 Kg

L’iniziativa nasce dal lavoro di Ecologos, un ente di ricerca per l’ambiente (che ha seguito progetti come il “detersivo alla spina” in Piemonte ed “i pannolini lavabili” a Perugia) e della cooperativa Rinova.


Negozio Leggero

Indirizzo: Via Napione, 37/E – Torino

Sito internet: www.negozioleggero.it

E-mail: info@negozioleggero.it

Estratto di semi di pompelmo

Studi e pubblicazioni, hanno dimostrato che l’estratto di semi di pompelmo possiede un ampio spettro germicida: antivirale, antibatterico, compresi Gram+ e Gram-, antimicotico ed antiparassitario. Questo “antimicrobico naturale”, rispetto ad altri farmaci ed antimicrobici chimici ha l’enorme pregio di una notevole efficacia associata ad un’assoluta mancanza di tossicità; Azione antibatterica:il GSE si è dimostrato essere attivo contro circa 800 ceppi di batteri: Staphylococcus, Streptococcus, Salmonella, Escherichia coli, Pseudomonas, Lactobacillus, Klebsiella, Shigella, Legionella pneumophila, Chlamidia, Helicobacter pylori, Herpes, Candida albicans, Aspergillus, Tricophyton e altri funghi e lieviti. etc. L’interesse per l’azione antibatterica dell’agrume risulta essere, inoltre, alimentato dal problema della resistenza al trattamento con antibiotici da parte di un numero sempre più in crescita di ceppi batterici.


L’estratto di semi di pompelmo è, inoltre, utile come antibatterico per uso esterno in tutti quei casi in cui possono presentarsi pericoli di contagio batterico: sanitari “a rischio”, acque “sospette”, indumenti (soprattutto intimi), soggiorni in luoghi con igiene “difficile”, ecc. Il pompelmo, inoltre, trova largo impiego per risolvere problematiche di piante e in ambito veterinario: Funghi, muffe e predatori delle piante, agisce contro i batteri ed è fungicida. Per lavare frutta e verdura.


L’estratto di semi di pompelmo può essere impiegato nelle seguenti occasioni:

- disturbi e malattie da raffreddamento (raffreddore, influenza);

- infezioni delle vie respiratorie (laringiti, tracheiti, tonsilliti, bronchiti);

- Candida albicans e altre micosi;

- disturbi e malattie dell’apparato digerente (prima fra tutte l’ulcera gastrica e duodenale in presenza di Helycobacter pylori);

- infezioni delle mucose e della pelle;

- parassitosi.

- ma anche per la prevenzione e la arie e malattie gengivali


Per la posologia e ulteriori informazioni Vi consiglio di affidarvi al vostro erborista di fiducia.

Attenzione: il pompelmo, sia succo che l’estratto, può aumentare l’attività di numerosi farmaci e di altri principi attivi anche di natura vegetale, per cui al momento delle attuali conoscenze é sconsigliato l’impiego di Pompelmo contemporaneamente ad altre sostanze al fine di evitare che si abbia un’azione più pronunciata del previsto.


Candida Albicans

Attenzione agli zuccheri complessi e ai lieviti.

La candida albicans si instaura nell’intestino di ogni individuo già poco dopo la nascita, si trova normalmente nel tratto gastrointestinale, nella vagina e nel cavo orale e svolge un importante ruolo nel processo di digestione degli zuccheri. La candida albicans, partecipa alla digestione degli zuccheri; ma può accadere che uno stile di vita sbagliato, come l’assunzione massiccia di zuccheri complessi, dia eccessivo nutrimento al fungo, che comincia a moltiplicarsi, diventando patogeno e causa di infezioni.

Altre cause che scatenano l’infezione da candida sono di solito correlate a un indebolimento del sistema immunitario.

I principali fattori che facilitano la proliferazione della candida possono essere l’uso di antibiotici e antiinfiammatori (che riducono la flora batterica “amica”), l’abuso di alcool e di fumo, la mancanza di riposo o di esercizio fisico, il diabete mellito, la presenza di malattie che si prolungano nel tempo e che debilitano l’organismo. Uno dei motivi più comuni che favoriscono l’insorgenza della candidosi è l’eccessiva assunzione di carboidrati, quest’ultimi sono lunghe catene di zuccheri importantissimi per la nostra alimentazione, ma vanno assunti con moderazione. E’ buona abitudine masticarli lentamente perché la saliva permette la prima importantissima digestione, inoltre sarà bene non associarli troppo a muffe come i lieviti (che assieme danno origine ad un terreno fertile per la candida intestinale).

È necessario specificare che la candida albicans è una patologia sia femminile che maschile, e che può presentarsi spesso in modo asintomatico, si diffonde in zone localizzate, di solito le parti più umide, come la cavità orale (la candidosi, in questo caso, prende il nome di mughetto), la vagina, il pene, le pieghe della pelle; la candida è altamente contagiosa ed è facilmente trasmissibile attraverso i rapporti sessuali, anche se non si esclude la possibilità di contagio anche tramite il semplice contatto fisico.

La terapia convenzionale per combattere la candidosi è attraverso la somministrazione di antimicotici chimici tradizionali, ma la controindicazione nel caso specifico è che questa stessa terapia indebolirà il sistema immunitario innescando un circolo vizioso e la candidosi così curata tenderà a ricomparire con un ceppo rinforzato.

La mia esperienza personale mi ha insegnato che per vincere questa patologia così recidiva è necessario ridurre gli zuccheri complessi, preferendo fruttosio e succo di agave, limitare panificazioni con lievito di birra e simili (meglio prodotti da forno di origine integrale e biologica, senza lievito o con lievito madre) e affidarsi a cure con antibiotici naturali* che preservino la flora batterica fisiologica.


*l’antibiotico naturale che vi consiglio è l’Estratto secco di semi di pompelmo (seguirà post di approfondimento).